Finalmente il tenore - Tenore Beniamino Gigli

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Finalmente il tenore

La carriera artistica
1940, ritratto da un suo film

"ABBIAMO FINALMENTE TROVA TO IL TENORE!!"
(Brevi e parziali estratti dalla biografia di Torsten Brander)

Il giovane cantante aveva adesso terminato con successo i suoi studi durati sei anni, ma si può dire che tutta la sua vita fino all'età di 24 anni era stata la preparazione alla messa in pratica di una speciale vocazione. Era arrivato ora il tempo delle prove, in cui i certificati non pesano molto, ma ciascun cantante deve con le sue capacità aprirsi la strada verso il successo.
Già nella manifestazione dell'Accademia erano stati presenti molti impresari, che senza pietà spiavano il loro bottino al solo scopo di ricavarne dagli esordienti l'utilità massima, e in modo particolare denaro. Se il giovane cantante non sapeva essere prudente con loro, era altamente sicuro che la voce si sarebbe rovinata dopo un breve tempo.

Il maestro Rosati esortò il suo allievo, che prometteva di diventare un astro, ad una speciale accortezza per quanto riguardava le offerte di lavoro. C'erano veramente tante possibilità di scelta su come iniziare la carriera. Dopo una deliberazione accurata, si decise che dal punto di vista dalla carriera fosse vantaggioso partecipare al concorso internazionale di canto indetto a Parma per il 20-27 luglio, che avrebbe aiutato a far conoscere il nome nei mercati del altissimo livello dell'Italia di quell'epoca. Lo sponsor del concorso era una milionaria americana, signora Elisabetta McCormick di Chicago. Tra i doveri dei vincitori era previsto un successivo debutto all'Opera di Chicago. In quel tempo i concorsi del canto non erano così generalizzati come oggi.

Gigli si recò alla metà di luglio a Parma, città soffocante in quell'epoca, poiché si trova nella Pianura Padana. La città è piena dei ricordi orgogliosi del grande compositore Giuseppe Verdi, nato proprio a Busseto, appartenente alla
provincia di Parma. Il momento del concorso era storico anche sotto altri aspetti, perché la situazione politica del mondo si stava avvicinando ad un punto esplosivo. La prima guerra mondiale scoppiò solo alcuni giorni dopo la fine del concorso.
Enzo Grimaldo
Roma, L'amico Fritz 1937

Il concorso aveva attirato un grande gruppo di partecipanti da diverse parti del mondo. In totale erano 105 persone, fra le quali 32 tenori. Ciascuno doveva cantare tre pezzi. Sede del concorso era il famoso Conservatorio di Parma, situato presso il trecentesco cortile del Convento del Carmine. Il direttore del conservatorio, maestro Cleofonte Campanini, fungeva anche da capo dell'organizzazione della gara. La sua morte improvvisa e lo scoppio della guerra ne impedirono la ripetizione negli anni successivi, anche se l'intendimento originale era stato di fame un'occasione ripetuta. Presiedeva la commissione esaminatrice il vicedirettore del conservatorio, professor Italo Azzoni; gli altri membri erano il maestro Gerbella, Giulio Silva, Giuseppe Sturani, Guido Gasperini, nonché l'antico padrone di Giovanni Zerri, il tenore Alessandro Bonci.

La vera rivelazione della gara, realizzata sotto una dura canicola, si mostrò il ventiquattrenne tenore romano Beniamino Gigli, che la vinse di gran lunga. Per la prima volta in pubblico, il suo magico timbro incantò la commissione critica, i cui membri erano celebrità della vita musicale dell'Italia dell'epoca.
Ritratto

Gigli dovette lungamente aspettare al suo turno, che finalmente venne. Infatti, le audizioni duravano nove ore al giorno, e passò molto tempo prima che Gigli, che portava il numero 75, ricevesse l'invito a cantare i suoi tre brani: l'aria dall'opera Sigurd di Ernst Reyer, l'aria "O Paradiso" dall'Africana, nonché, per finire, l'ultima scena da La Traviata di Verdi. Dopo questi brani la commissione giudicatrice era "conquistata", e certamente Alessandro Bonci ricordò il giovanotto che tre anni prima aveva cantato nella sua camera d'albergo romana.

Gli abitanti di Parma assistevano instancabilmente a questi giuochi musicali olimpici, che erano l'argomento principale di conversazione della città.

Il giudizio della commissione esaminatrice presieduta dal professore ltalo Azzoni recitava così:

- Nome: BENIAMINO GIGLI, allievo del maestro Rosati di Roma
- Età: 24 anni
- Forma: Bella
- Intensità di voce: forte, di tenore lirico spinto
- Timbro: simpatico, caldo
- Intonazione: ottima
- Estensione: completa
- Interpretazione: calda, espressiva, efficacissima
- Pezzi eseguiti: Sigurd di Reyer, O Paradiso dall'Africana scena ultima di Traviata
PUNTO MASSIMO: NOVE
Postilla: ABBIAMO FINALMENTE TROVATO IL TENORE!!
Questa postilla era stata scritta nella seconda pagina con lettere maiuscole da un membro della commissione particolarmente entusiasta. La parola "tenore" era stata sottolineata con matita rossa tre volte, e seguivano due punti esclamativi.
Il l0 luglio nel 1932 fu organizzato a Parma un concerto per beneficenza.. durante il quale il professor Azzoni consegnava al tenore, in quell'epoca gia di fama mondiale, il ricordo del risultato unico di quella indimenticabile gara tenutasi 18 anni prima, che aveva dato l'avvio alla più grande carriera di canto.
Ricordiamo che secondo si era piazzato Francesco Merli (1887-1976).   divenne poi anch'egli cantante di fama mondiale, specializzato in parti di tenore drammatico.
 
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