Giuseppe Fontanarosa - Tenore Beniamino Gigli

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Giuseppe Fontanarosa

Grandi Gigliani

Tenore Giuseppe Fontanarosa

 Beniamino Gigli con lettera datata Roma 10 Dicembre 1942, lo stimolò a perseverare nello studio del canto.


Aveva un amore infinito per l'arte, che lo portò ad essere apprezzato anche da Pietro Mascagni nel "II Concorso Nazionale di Canto" tenutosi al Teatro Comunale di Firenze nel Febbraio del 1938 (che vinse).
Nel Gennaio del 1944 ebbe il battesimo delle scene al <<Bellini>> di Catania con Cavalleria Rusticana (Turiddu) e Tosca (Cavaradossi). Dopo il trionfale debutto al Bellini di Catania, fu scritturato al Teatro Massimo di Palermo per dieci mesi consecutivi, dove cantò 6 opere per un totale di 23 rappresentazioni. Fu Cavaradossi nella Tosca, Don Alvaro nella Forza del Destino, Pinkerton in Madama Butterfly, Sir Edgardo nella Lucia di Lammermoor, Calaf nella Turandot, Turiddu nella Cavalleria Rusticana. Da lì spiccò il volo verso i massimi teatri italiani ed esteri e in tutti i teatri e in tutte le opere riscosse sempre un successo straordinario. Ma la sfortuna lo colpì con una malattia al cuore e morì nel 1960 a soli 49 anni.
Beniamino Gigli gli dedicò questa foto nel 1945.

Nel Dicembre del 1944 cantò in Madama Butterfly (Pinkerton) con Rina Gigli al Teatro San Carlo di Napoli; nella stagione lirica estiva del 1945, cantò all'Adriano di Roma in Cavalleria Rusticana (Turiddu) dove la stessa sera Beniamino Gigli cantava nei Pagliacci.

Purtroppo la sua stella brillò per poco tempo - appena sei anni -, ma tanto bastò a fargli acquisire il diritto ad entrare nel novero delle belle voci della lirica. Proprio come oggi è ancora ricordato, malgrado quest'anno -2010- ricorra il cinquantenario dalla scomparsa e il secolo dalla nascita (per l'occasione è in corso di realizzazione un sito a lui dedicato). 

Il materiale che compone questa pagina del tenore Giuseppe Fontanarosa lo ha fornito ed è di esclusiva proprietà del figlio Antonino Fontanarosa

 
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